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Cari lettori,

Quando le pagine descrittive di una qualsiasi azienda raccontano il capitolo chiamato “Storia” in genere si inizia con un qualcosa di molto datato, consolidato, radicato nel tempo. Si narrano storie di nonni, a volte bisnonni, che hanno tramandato tradizioni di generazione in generazione…
Posta tale premessa, mi trovo un po’ in difficoltà a scrivere questo capitolo. Quando mi è stato chiesto di redigere la pagina di apertura e di presentazione della nostra realtà, ho metaforicamente accartocciato il foglio almeno una decina di volte, come si vede in quei film in cui il protagonista non trova l’ispirazione.

La nostra piccola Gilda è stata il punto d’inizio della scoperta dell’amore e della passione per il tartufo e proprio a partire da Gilda la caccia al tartufo è diventata la più grande passione del nostro papà ed inventare ricette al tartufo la passione della nostra mamma. E se c’è qualcosa che i genitori riescono a trasmettere ai figli senza sforzo alcuno è proprio la passione. 
 

È una storia diversa da tutte le altre perché è ancora tutta da scrivere. È una storia diversa da tutte le altre perché non inizia con “C’era una volta”. È una storia diversa perché inizia qui, oggi. È una storia diversa da tutte le altre perché chiunque stia leggendo queste pagine è invitato a farne parte, a scriverla con noi, parola dopo parola, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo.

Tartufi Prete è una storia che inizia con due giovani ragazzi, due facce della stessa medaglia, così diversi ma così uguali nei principi e nei valori, che collegano il passato al futuro.


È vero, Tartufi Prete non ha una storia lunga generazioni, ma abbiamo carta e penna e siamo pronti a scrivere proprio questa storia, con ognuno di voi.

Con affetto,
Cristina.

Tartufi Prete nasce dall’amore reciproco che lega due fratelli tra loro ed ai loro genitori, l’amore che lega gli esseri umani alla natura, l’amore che conduce a tutti gli altri sentimenti che caratterizzano il mondo: la passione, l’ambizione, la cura, la dedizione costante.
Sia chiaro… un po’ di storia ce l’abbiamo anche noi ed è doveroso partire proprio dall’inizio.  

Correva l’anno 2008 quando nella famiglia Prete arrivò un nuovo membro. Si trattava di un batuffolo dal manto dorato e gli occhi dolcissimi di nome Gilda.
Dopo una lunga serie di amici animali domestici era arrivato qualcuno che avrebbe cambiato tutto.

Non dimenticherò mai quel tardo pomeriggio in cui la piccola Gilda, di appena un anno, aveva trovato un tartufo da circa 480 grammi: la soddisfazione del mio papà, quello sguardo compiaciuto e lo scondinzolio della piccola Gilda rimarranno per sempre impressi nella mia memoria.

È per questa ragione che nel 2019 un appena ventenne decise di rinunciare all’Università, nonostante le pressioni dei genitori di seguire il cammino della sorella.
Mi ricordo ancora quella sera di fine estate quando un po’ timoroso, un po’, forse, per scherzo, guardandomi negli occhi mi chiese: “perché non facciamo un passo?”, ed è proprio da qui che inizia la nostra storia.

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